Lavoro e Attività Produttive

Sulla carta, le funzioni in materia di mercato del lavoro che il legislatore riconosce ai Comuni sono limitate. Se iscritti all’Albo nazionale delle agenzie per il lavoro, (7) possono:

• svolgere attività di intermediazione, di ricerca e selezione del personale, nonché di supporto alla ricollocazione professionale;
• partecipare alla Rete Nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, che dovrebbe promuovere l’effettività dei diritti al lavoro, alla formazione ed all’elevazione professionale, nonché il diritto di accedere a servizi di collocamento gratuito.

I Comuni possono essere coinvolti in organismi regionali: in Lombardia, il Comitato istituzionale di coor- dinamento (Legge Regionale 28 settembre 2006 , N. 22), che ha lo scopo di garantire l’integrazione dei servizi per il lavoro, le politiche attive del lavoro, le politiche dell’istruzione e della formazione ed al quale partecipano, tra gli altri, cinque rappresentanti dei comuni designati dall’ANCI.
In altre Regioni (tra cui Emilia Romagna, Liguria, Friuli – Venezia Giulia) i Comuni sono chiamati a collaborare con Regione e Provincia nella promozione di un’adeguata offerta formativa (tirocini formativi, orientamento) o nella facilitazione dell’integrazione. Il Comune potrebbe e dovrebbe svolgere autonoma- mente funzioni in materia di mercato del lavoro e relazioni industriali.
Potrebbe (come ad esempio avviene a Milano) promuovere e svolgere un’attività di coordinamento delle forze produttive della città (organizzazioni datoriali, organizzazioni sindacali, mondo della formazione e della formazione professionale) volta a produrre:

• reinserimento lavorativo attraverso una formazione professionale adeguata;
• tutela per i lavoratori più fragili;
• idee e meccanismi innovativi per l’emersione del lavoro nero.
In una logica di promozione dell’insediamento delle attività produttive, dovrebbe essere data la priorità a:
• commercio di vicinato sostenibile;
• produzioni e settori capaci di generare “lavoro buono” e sviluppo: manifattura digitale, biotecnologie, scienze della vita, etcetera;
• rilancio delle imprese artigiane (da cibo a manifattura);
• industrie culturali;
• valorizzazione, promozione e sviluppo del turismo sostenibile per la città, in forma integrata con le altre politiche e settori.

7 Non risulta che Monza sia iscritta.

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