Politiche di Bilancio

Le politiche di bilancio rappresentano la materia col maggior tasso di elementi strettamente tecnici, rendendo così ardua la comprensione per la maggior parte dei cittadini. Tuttavia, è proprio con il bilancio che si manifesta larga parte delle intenzioni politiche di un’amministrazione comunale, e solo con una corretta gestione delle finanze si può conseguentemente attuare quanto progettato. L’obiettivo politico principale che Monza, come molte altre medie città italiane, deve affrontare è dunque quello di abbattere il muro che divide le politiche di bilancio dai cittadini. Per raggiungere questo obiettivo è necessario un piano di intervento integrato su più fronti, incentrato su alcune politiche cardine.

Attuare il bilancio partecipativo

Il bilancio partecipativo è una pratica ormai diffusa in moltissime città italiane di ogni dimensione. Il bilancio partecipativo altro non è che l’assegnazione di una quota di bilancio dell’Ente comunale alla cittadinanza, che così facendo può interagire con l’amministrazione e può porre in essere una positiva esperienza di partecipazione diretta. A Monza questo tipo di politica di bilancio è stato interrotto dall’ultima amministrazione di centrodestra. Crediamo sia fondamentale tornare a progettare ed implementare il bilancio partecipativo in città, prendendo spunto dal modello già realizzato in passato ma con innovazioni e migliorie, sfruttando gli strumenti delle politiche di partecipazione come le consulte per realizzare progetti validi col contributo dei cittadini e delle cittadine. L’ideazione del bilancio partecipativo costituisce un processo articolato e complesso che va realizzato per il tramite di due differenti provvedimenti: il bilancio partecipativo vero e proprio, nel quale si dedica una quota di bilancio comunale a interventi proposti e selezionati dai cittadini attraverso processi adatti; un processo partecipato, di ascolto e coinvolgimento attivo dei cittadini rispetto all’intero percorso di definizione delle priorità e delle voci di spesa, dove possibile di vera e propria co-progettazione.

Il bilancio sociale e il bilancio trasparente

Il bilancio sociale è una formula sempre più diffusa in organizzazioni negli enti pubblici. Essa consente di tradurre le voci di spesa corrente e in conto capitale delle tabelle, impenetrabili agli occhi di persone non esperte di contabilità e bilanci, in obiettivi, progetti, risultati tangibili e facilmente comprensibili. Redigere il bilancio sociale del Comune di Monza su base annuale e pianificare la sua disseminazione a livello cittadino diventa fondamentale per aumentare la comprensione delle politiche di bilancio. Il bilancio sociale è uno strumento essenziale sulla base del quale impostare politiche di bilancio trasparenti e partecipate, ma non è il solo. L’assessorato al bilancio deve dedicare importanti sforzi a rendere il bilancio uno strumento il più possibile trasparente e comprensibile per la cittadinanza. Questo può avvenire attraverso incontri pubblici, campagne di comunicazione offline e digitali, sfruttando appieno le potenzialità date anche dalle nuove tecnologie in tal senso. Tutto ciò è necessario soprattutto in un’epoca in cui la sfiducia verso la classe politica è sempre più diffusa e generalizzata, e in cui quindi i cittadini debbono essere resi partecipi delle azioni di concretizzazione delle proprie intenzioni politiche.

Politiche per la fiscalità

Nell’epoca in cui viviamo risulta essenziale attuare una serie di provvedimenti volti a contrastare l’aumento della forbice sociale che sta man mano allargandosi, e in generale è urgente andare in soccorso delle fasce di popolazione più deboli per combattere la crisi sociale che sta flagellando la società. È indifferibile ad esempio alzare la soglia di esenzione delle aliquote comunali, con una progressività ideata anche in relazione alla struttura dei redditi personali e familiari. Allo stesso tempo il Comune deve impegnarsi a combattere l’evasione fiscale, anche in cooperazione con l’Agenzia delle Entrate. In generale la macchina amministrativa deve muoversi nella direzione di aumentare i propri fondi con strumenti di contrasto all’illegalità fiscale e prevedendo un maggiore impegno fiscale ai ceti più abbienti, il tutto col fine di attuare una vera e propria difesa sociale delle categorie della società più in difficoltà. 

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