LabMonza richiede con urgenza all’Amministrazione di adeguare la capienza degli spazi comunali alle correnti condizioni pandemiche, sulla base della più recente normativa nazionale per l’accesso in sicurezza negli spazi al chiuso.
Mentre teatri, cinema e università – per citare solo tre esempi eclatanti – nelle scorse settimane hanno riportato al 100% la capienza dei loro ambienti chiusi, a Monza la capienza delle sale dei centri civici in affitto per uso temporaneo rimane tarata sul 25% della capienza reale, quota immutata dall’ormai lontano 4 settembre 2020 e mantenuta nel “Protocollo Sicurezza luglio 2021”, tutt’oggi in vigore. Questo nonostante sia evidente che le condizioni siano radicalmente mutate da allora e nonostante il generale allentamento delle misure concernenti la gestione degli spazi al chiuso. La verifica del Green Pass e della temperatura all’accesso, nonché l’utilizzo della mascherina, dovrebbero consentire una capienza degli spazi chiusi del 100% in zona bianca, come vale ad esempio per le biblioteche, e tuttavia l’Amministrazione comunale pare non abbia avuto notizia di tutto ciò.
L’inerzia che contraddistingue da quasi cinque anni l’(in)azione Giunta in questo caso si è tradotta in una scarsissima disponibilità di spazi per i cittadini in un momento di ripresa generale di tutte le attività, causando ritardi e disagi, dal momento che per accogliere poche decine di persone occorrono ambienti sovradimensionati rispetto alle reali esigenze e alle normative nazionali vigenti. Ambienti che a Monza erano già inferiori alla richiesta prima della pandemia e che in questo momento risultano del tutto insufficienti.
La contrazione oggi ingiustificata degli spazi comunali disponibili va ad innestarsi su una situazione già deplorevole, che ancor prima del marzo 2020 rendeva ardua la possibilità di partecipazione e di fruizione dei servizi alla collettività. Una carenza generalizzata che riguardava e riguarda anche le scuole, gli impianti sportivi, le aule studio e le biblioteche e che non richiede ulteriori commenti, nella terza città lombarda per numero di abitanti. I ritardi nell’adeguamento alla nuova normativa testimoniano però, una volta di più, come l’operato della Giunta Allevi si distingua per superficialità, specie quando si tratta di luoghi pubblici e di aggregazione.
Per i motivi sopracitati, LabMonza chiede il tempestivo adeguamento delle capienze degli spazi dei centri civici e di tutti i luoghi di competenza comunale alla normativa nazionale, garantendo il rispetto dei controlli anti-covid all’accesso.